Il tracciato proposto è integrato e modulare, consente all’utente un approccio globale alla sua interezza e nel contempo esso può essere fruito in modalità scalare, attraverso tappe intermedie “visitate” singolarmente. Può essere percorso in entrambe le direzioni, cioè a partire dalla torre di Cerrano, nel comune di Pineto (TE), attraverso le località di Atri (TE), Valviano (Cellino-Bisenti-TE), Monte Giove (Cermignano –TE), Bisenti (TE), Roccafinadamo (PE), Penne (PE), Farindola (PE), sino alla piana di Campo Imperatore –Fonte Vetica (AQ) e viceversa. La toponomastica è fondamentale in archeologia, e lungo la via è facile imbattersi in località che evocano o fanno riferimento al sostantivo “sale”, quali il fiume Saline (nasce dal congiungimento del fiume Fino e fiume Tavo), o alle località “colle del sale” presso Atri e “Scaricasale” presso Bisenti o Arsita e Farindola. La via è disseminata di aree a interesse archeologico, rinvenimenti sono distribuiti e documentati per la sua interezza (monili, fibule, vasi lacrimali, tombe, steli e necropoli).
Lungo la “Via del Sale” erano presenti le cosiddette “mansioni”. Esse si trovavano all’estremità di ogni tappa, che solitamente non superava le dieci ore di cammino, per ricetto di animali e passeggeri e cambio dei cavalli (mutationes) per il servizio dei corrieri e dei mercanti, ma anche per ragione di presidio del territorio. Molti di questi abitati, con il passare del tempo subirono modifiche, alcuni furono abbandonati, altri diventarono castelli prima e paesi o città poi. Alcuni di questi come Atri, Bisenti, Farindola e Penne sono tuttora centri vitali, degli altri come Arseta (Roccafinadamo) Balbujanum (Valviano-Cellino vecchia) rimangono tracce archeologiche degli antichi insediamenti.
Una caratteristica fondamentale è la destagionalizzazione della “Via del Sale” , essa può essere percorsa 365 giorni all’anno. indipendentemente dai periodi in cui è suddiviso l’anno solare. Geomorfologicamente è dotata di poche pianure; il territorio è in massima parte collinare. E’ situata nella parte nord orientale dell’Abruzzo, nello stretto lembo di terra collinare, compreso tra l’Appennino sovrastato dal Monte Siella (2 m.l.m.), cima minore del gruppo orientale del Gran Sasso e la costa adriatica stessa.
Il tracciato della “Via del Sale interessa i territori abitati dai Piceni, i Pretuzi, i Vestini e dell’ager Hatrianus.